domenica 26 agosto 2012

Procida














Cari amici Enogastronauti,

non so se vi è mai capitato di prendere una decisione all'improvviso, così senza pensarci su due volte, riempire la valigia e via partire.
A me è capitato quest'anno una idea così: avevo conosciuto l'isola di Procida solo dal mare, girata e rigirata in tutte le sue angolazioni, tutte le spiagge, tutte le baie e tutti i punti d'attracco, ma via terra mai.
Perciò, detto fatto, ho deciso di scoprire "l'Isola di Arturo" percorrendola tutta rigorosamente a piedi alla scoperta del fascino e dei sapori di questo incantesimo mediterraneo.
Cerco tramite internet un residence tranquillo e vicinissimo al mare e mi cade l'occhio su di una struttura che in effetti potrebbe fare al caso mio: Tirreno Residence si trova in via Faro 34, trattasi di un enorme giardino dove tra limoni e piante della migliore specie tipiche della flora mediterranea sono situati monolocali e bilocali tutti con i servizi necessari ad una piacevole permanenza. Il proprietario Goffredo ed il personale tutto sono gentili, professionali e ti mettono a tuo agio, inoltre la struttura offre servizi opzionali come il wi-fi, Internet point, massaggi e cure benessere per il corpo e per la mente, oltre che offrire la possibilità di ricevere  in camera giornali, tabacchi, spesa giornaliera e tutto ciò che è necessario per una piacevole vacanza.
Ma non è finita perchè il Tirreno possiede anche un'altra struttura situata proprio sul mare in Località Ciraccio: Azzurromare una serie di mono e bilocali situati a tre metri dal mare, che era poi quello che cercavo.
Detto che Procida non è isola da vita mondana e per giovani in cerca di sballi, ma più semplicemente dedicata a chi vuole fare una vacanza tranquilla, un mare cristallino e quel pò di movida che non stanca e disturba,

Azzurromare è struttura un pò spartana, in genere come era a Formentera prima che diventasse isola VIP e soprattutto se vi risiedi, devi dotarti di una buona preparazione atletica, per via di quei 400 mt. in discesa e soprattutto in salita che bisogna fare per arrivare più o meno in una zona commerciale.
Ma il mare è splendido si sta divinamente bene e quindi pace e sole, a patto che non si abbia la sfortuna di trovare come vicini un'intera famiglia che occupando più appartamenti credeva di essere a casa e quindi chiamate alla voce (alta) bambini piagnucolanti, mamme e mogli in apprensione continua e pranzi e cenoni con commenti vari anche a tarda notte, ma tant'è dovevo fare la mia vacanza e nulla mi avrebbe infastidito.
Sbarco sull'Isola un pomeriggio assolato durante l'intervallo della supesfida di supercoppa tra il Napoli e la Juve a Pechino, non mi fila nessuno tranne un tassista che si affretta ad accompagnarmi al residence perchè deve tornare
a guardare la partita. Pazienza arriverà qualcuno per le chiavi del mono preso in affitto e per tutte le spiegazioni del caso ed infatti la receptionist del Tirreno residence mi dà il benvenuto, consegna le chiavi e le istruzioni per tutte le necessità ed una piantina dell'Isola per orizzontarsi meglio.
Ho girato l'isola tutta intera a piedi, è impresa ardua data la strettezza delle viuzze nelle quali sfrecciano, letteralmente, le auto dei locali, i motorini e similari, le biciclette e cosa molto importante i bus che forniscono il servizio di navetta collegando i punti di sbarco come il porto nuovo di Marina Grande  e le altre zone caratteristiche, come Marina di Chiaiolella, La Chiaia, La Corricella, etc. Mi sono comunque divertito e interessato alle cose da vedere e tante ne ho viste come l'Antica Chiesa di S. Giacomo, Terra Murata con il vecchio carcere, la passeggiata panoramica del Carbonchio, Palazzo Guarracino, Santuario di S.Giuseppe, Chiesa di S. Antonio Abate.
Ma quello che mi solleticava di più era cercare i sapori e i profumi dell'isola attraverso i suoi ristoratori.
Preciso come d'abitudine che il mio percorso enogastronomico ed il giudizio che ne vien fuori è strettamente personale ed il mio consiglio è come sempre di venire di persona ad ammirare e degustare.
Dunque una sera avevo deciso di provare la pizza ed avevo saputo che a via Roma 1, all'ingresso del porto turistico, si era da poco inagurato un ristorante pizzeria La Dolce Sosta, che a detta di molti diportisti, funzionava bene come pizzeria, perciò detto fatto!
La struttura è indubbiamente nuova con molti tavoli dove troneggiava il cartellino con la prenotazione, la cameriera che ci accoglie infatti ci chiede se abbiamo prenotato ed al mio diniego mi guarda come stupita ma poi si riprende e mi chiede di attendere. Pochi istanti e il tavolo libero si trova.
Portano il menù, una lunga lista di pizze ai vari gusti oltre quelli classici, ma il mio occhio cade sul prosieguo ci sono anche gli antipasti, i primi, i secondi e i contorni.
Buona la pizza alla bufala e pomodorino di pachino che ordino e seguendo la lista delle bevande mi accorgo che sia i vini che le birre lasciano a desiderare per cui propendo per una buona acqua minerale ed un bicchiere di vino locale. L'antennina gastronomica s'era però accesa sui secondi che avevo letto, ragion per cui  alcune sere dopo prenoto e ordino un'insalata di mare, una tagliata di black angus ed una grigliata di maiale nero.
Lasciatemelo dire una scelta straordinaria, tutto molto buono e cucinato bene, con una presentazione del piatto ben ordinata ed un contorno, per le carni, di patate fritte da prodotto fresco, funghi trifolati, rucola e scaglie di parmigiano. Per cui se vi capita di arrivare in barca a Procida e attraccate al nuovo porto turistico di Marina Grande  e volete fare la prova del nove, andateci il locale si chiama La Dolce Sosta.
Altro giro dell'Isola altre sere e nuova scoperta gastronomica, accanto agli attracchi del porto turistico di Marina di Chiaiolella si trova un locale, "Fish Bone", classico ristorante per diportisti e clienti affezionati.
Il propietario Vincenzo ed il suo staff composto da Daniele, Silvia, Sara ed i due Andrea vi accoglierà con simpatia e professionalità. Lasciatevi guidare da loro nella scelta dei piatti così come ho fatto io dopo aver dato una scorsa al menù che è ricco e completo e ben dà idea di quel che vuol dire la tradizione isolana. Ottima la lista dei vini così come degli champagne e spumanti nonchè prosecco.
Mi sono lasciato tentare in più occasioni con antipasti di alici marinate e spada marinato, alici fritte, fiori di zucca in tempura, primi come risotto alla pescatora, spaghetti ai ricci di mare, spaghetti con polipetti veraci, secondi come la cernia al forno con patate, seppie e calamari alla brace. Il pesce freschissimo pescato il giorno stesso, cucinato molto bene e servito con il sorriso ed un tocco di professionalità. Buona la scelta dei dolci.
Ho annaffiato il tutto con (non vi scandalizzate) un vinello bianco locale nel quale sapientemente erano state tagliate delle percoche (pesche gialle per i nordici, perzeche per quelli del sud) che avevano il sapore di un tempo non lo sentivo più da almeno 40 anni e non scherzo. Per finire in bellezza e prima del conto un limoncello fatto artigianalmente da loro con i famosi limoni di Procida.
Anche in questo caso devo dire, se attraccate a Procida a Marina di Chiaiolella o vi recate lì in vacanza, per una gita o altro, passate da "Fish Bone"al molo turistico e lasciatevi tentare da Vincenzo ed i suoi ragazzi.
Altra segnalazione doverosa è per il ristorante L'Approdo anch'esso in via Roma ma al 76 dalla parte opposta cioè vicino all'attracco dei traghetti che arrivano da Napoli o Pozzuoli o che vanno o vengono da Ischia.
Antonio il proprietario è giovane, appassionato del proprio lavoro e cura personalmente la sua clientela. Menù vario e appetibile e, soprattutto, piatti fuori menù che lasciano stupefatti. Ho avuto il piacere di assaggiare linguine alle cozze, spaghetti ai frutti di mare, paccheri di Gragnano alle mazzancolle, fritturina di gamberi e calamari e tonno fresco appena scottato in velutè di pistacchio di Bronte. Tutto molto buono, freschissimo il pesce. cucinato alla perfezione. Anche in questo caso, se ci andate fatevi guidare da Antonio.
Devo ancora dire che, per tutti e tre i ristoranti, anche la lettura del conto pagato ha ingigantito la mia voglia di tornarci presto.
Ultima segnalazione, ma non ultimo  per importanza per i golosi come me, sono le Lingue di Bue, dolce tipico Procidano, si dice inventate dal proprietario del Bar Pasticceria dove le ho acquistate, una soffice pasta sfoglia dolce con un ripieno goloso di crema pasticcera o crema di limoni di Procida. Il Bar è il Bar Roma , il proprietario si chiama Michele e se volete assaggiarle dovete prenotarle il giorno prima per il giorno successivo o alzarvi molto presto la mattina e fare la fila sperando di arrivare al dolce finale....
alla prossima.................................